prêtre
o.f.m. cap.
Angelo, au siècle Lucantonio, naît le 19 octobre 1669 à Acri, en Calabre,
de Francesco Falcone et de Diana Enrico : parents pauvres mais riches
en vertus chrétiennes. Il eut le bonheur d'avoir pour maître, dans
son enfance, un pieux capucin qui lui apprit à méditer chaque jour la
Passion de Jésus-Christ et à s'approcher souvent du sacrement de Pénitence
et de la Table Sainte. Quelle édification pour tous de voir cet enfant
passer deux ou trois heures de suite dans la contemplation des souffrances
du Sauveur !
À dix-huit ans, il entra chez les Capucins ; mais il en sortit
plusieurs fois par inconstance. La troisième fois il se mortifia si bien,
il se mit à l'œuvre avec tant de courage, qu'il obtint la grâce de la
persévérance et même dépassa de beaucoup la mesure commune de la perfection
des religieux. Au jour de sa première Messe, il tomba en extase après la
consécration, ce qui lui arriva souvent dans la suite.
Son désir était de passer sa vie dans le silence du couvent, tout
occupé de Dieu et de son âme ; mais le Ciel le destinait à de grandes
œuvres. Ses premières prédications furent laborieuses, car la mémoire lui
fit défaut, et il lui fut impossible de prêcher ses sermons comme il les avait
écrits. Craignant de ne pas être appelé à la vie de missionnaire, il pria
Dieu avec ferveur de lui manifester sa Volonté. Il entendit un jour,
pendant sa prière, une voix qui lui dit : « Ne crains rien, je te donnerai le don de la
prédication, et désormais toutes tes fatigues seront bénies. Tu prêcheras à
l'avenir dans un style familier, afin que tous puissent comprendre tes
discours. »
Désormais il abandonne ses écrits et ses livres, pour se borner à l'étude
de l'Écriture Sainte et du grand livre du Crucifix.
Son éloquence, puisée à ces sources, devint si chaude et si
profonde, que les plus savants eux-mêmes en étaient ravis d'admiration.
Pendant trente-huit années d'apostolat, malgré les efforts de l'enfer, il
opéra un bien immense dans la Calabre. Sa grande force, son argument
invincible, était surtout le souvenir de la Passion ; il n'en parlait
jamais sans faire pleurer son auditoire
Il passa de la terre au ciel le 30 octobre 1739.
Angelo d'Acri
fut béatifié le 09 décembre 1825 par le pape Léon XII (Annibale
Sermattei Della Genga, 1823-1829).
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Angelo d'Acri
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Beato Angelo
d'Acri
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Nascita
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Morte
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Chiesa cattolica
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Santuario
principale
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Angelo d'Acri (Acri,
19
ottobre 1669
– Acri, 30 ottobre
1739) è stato un presbitero
e religioso italiano.
È stato dichiarato beato
da papa Leone XII che ordinò la pubblicazione del suo
decreto di beatificazione il 9 dicembre 1825.
Indice
Biografia
Nacque ad Acri il 19 ottobre 1669 con il nome di
Lucantonio Falcone, figlio di Francesco Falcone e di Diana Enrico, persone di
umili origini. Educato ed istruito alla vita religiosa dallo zio prete dopo
vari tentennamenti, professò la professione dei consigli evangelici, mediante
voti accolti dalla Chiesa. Con atto giuridico, scritto di proprio pugno
affermava: "Io F.Angelo d'Acri chierico cappuccino che nel secolo mi
chiamavo Luca Antonio Falcone, colla presente dichiaro e faccio fede,
qualmente oggi 12 novembre 1691 ad ore 18 ho finito l'anno di Probazione,
essendo stato un anno intero continuo, così ho fatta la solenne Professione
nelle mani del P.Giovanni d'Orsomarso maestro dei novizi.."
Divenne frate francescano a Belvedere Marittimo, nel convento dei frati minori cappuccini. Venne
poi ordinato anche sacerdote, dopo lunghi anni di noviziato,
con studi teologici
e umanistici.
Il 18 dicembre 1694
nella cattedrale di Cosenza fu ordinato diacono e
destinato alla predicazione. La sua opera di divulgazione della parola di
Cristo fu colta ma svolta con semplicità per il linguaggio comprensibile a
tutti, predicando in quasi tutta l'Italia meridionale: a Salerno, Napoli, Montecassino e in quasi tutte le città o
paesi di Calabria
quali Cosenza,
Catanzaro,
Taranto, Reggio
Calabria e Messina.
Si schierò dalla parte dei
deboli contro gli abusi e le prepotenze dei potenti, castigando la corruzione
del suo tempo e denunciando con passione e accanimento le ingiustizie
sociali.
Causa
di beatificazione
Alla Congregazione per le cause dei
santi sono stati presentati i seguenti miracoli per la beatificazione di
Angelo D'Acri:
- L'immediata guarigione di Marianna
Bernaudo, sorella del vicario generale di Bisignano,
che dimorava in Acri.
- La resurrezione di Francesco Sirimarco di
Sant'Agata d'Esaro.
- L'istantanea e perfetta guarigione del
settenne Pietro Sacco da Bisignano.
Bibliografia
- Padre Eugenio Scalise. Più Santi più
intercessioni. Vice postulazione di Acri 1990.
- Padre Eugenio Scalise - Giuseppe Via. Alla
Scoperta del Beato Angelo d'Acri missionario cappuccino. Vice
postulazione per la causa di Santificazione, Acri, 1994.
- Padre Rocco timpano, Luigi Falcone,
Vincenzo Criscuolo, Ugo Dovere. Il Beato angelo d'Acri nella storia
della spiritualità del XVIII secolo. Editoriale Progetto 2000,
Lamezia Terme, 2007.
- Fr. Macario Gambini da Mangone. La vita
del gran Servo di Dio, Padre Angelo d'Acri, Missionario, Ex provinciale
Cappuccino della Provincia di Cosenza. Edizioni Ignazio Ruffo,
Napoli, 1775 (riedizione: Orizzonti Meridionali, Cosenza, 1993).
- Giuseppe Iulia. Il Buon Seminatore
- Giuseppe Iulia. Il Fascino di santa
Chiara, il convento delle Cappuccine Poverelle di Cristo. Acri,
1977.
- Giuseppe Iulia. Il santuario del Beato
Angelo e la sua Storia. Acri, 1979.
- Gennaro Capalbo, Renato Catalano, Francesco
Cilento. L'edilizia civile e religiosa in Acri al tempo del Beato
Angelo d'Acri. Archeoclub d'Italia sede di Acri, 1990.
- Pasquale Lopetrone,
Leone Giocondo. Il Beato Angelo d'Acri, estratto dai religiosi del
cosentino. Publisfera, 2002, ISBN
88-88358-06-4.
- Zavarrone. Biblioteheca Calabra sive
illustrium Vivorum Calabriae.De Simone, Napoli, 1753.
- Vincenzo M.A.Greco. Vita del Venerabile
Servo di Dio Padre Angelo d'Acri. Donato Campo, Napoli, 1793
(riedizione: Brenner, Cosenza, 1962).
- Il procuratore Generale dell'Ordine
Cappuccino,Vita del Beato Angelo d'Acri'. Olivieri, Roma, 1962.
- Padre Zaccaria Boccardi da Sicignano. Vita
del Beato Angelo da Acri. Roma, 1825.
- Pietro Giannone. Elogio storico-morale
del Beato Angelo da Acri. Raffaello di Napoli, Napoli, 1836.
- Padre Gesualdo Da Scigliano. Gesù
Piissimo o sia Orologio della Passione di N.S Gesù Cristo. Tip.del
Diogene, Napoli, 1853.
- Padre Ferdinando Balsamo, Il Beato
Angelo d'Acri. Panegerico manoscritto recitato il 30 ottobre 1856 in Acri e
conservato nell'Archivio di Casa Julia.
- Il Gesù Piissimo, il Migliaccio, Cosenza 1858.
- Francesco M.A. Festa. Compendio della
vita del Beato Angelo d'Acri,cappuccino. Stamperia Festa, Napoli,
1858.
- Nicola Leoni. Studii Storici sulla Magna
Grecia e su la Brezia, vol. II, pag. 377. Napoli, 1862
- Luigi Accattatis, Le Biografie degli
uomini illustri delle Calabrie,Vol. II, pag. 361 Tip. Municipale,
Cosenza, 1862.
- P.Angelo Bloise,Il beato Angelo d'Acri
Cosenza Riccio 1900.
- Padre Giacinto da Belmonte,Racconti
Miracolosi Vol. VI Roma Armanni 1889.
- Anacleta Ordine Minorum cappuccinorum Vol
XX pag. 313-317:"Duae Litterae B.Angeli Ab Acrio".
- Padre Giacinto da San Giovanni In
Fiore,Piccola Vita del Gra servo di Dio Beato Angelo d'Acri.Tip.Della
Provvidenza 1925.
- P.Samuele Cultrera "Il Beato Angelo
d'Acri ".Torino Berruti 1936.
- L'anima devota di Maria Addolorata e del
Beato Angelo d'Acri.Cosenza de Rose 1941
- P. Francesco Russo, I frati
minori cappuccini della provincia di Cosenza. Napoli: Laurenziana
1965.
- Padre Giocondo Leone "Il Beato
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- P. Francesco Russo, Sulla Scia
della tradizione, numero unico nel 150º della Beatificazione,
Cosenza: Grafisud, 1977
- Giuseppe Julia evangelizzazione e
Promozione Umana già nel Beato Angelo (numero Unico nel 150º della
Beatificazione) Cosenza Grafisud 1977
- Mons Michele Dionisalvi" Per Crucem ad
Lucem"
- Angelo Sammarro "Vite di Santi
"vol.I Cosenza Biondi 1981
- Padre Fedele Bisceglie Il Beato Angelo e la
sua Basilica.Milano Lux de Crece 1981.
- prof. Giuseppe Fiamma "Il Beato Angelo
d'Acri.Nell'Attualità del suo messaggio".Lieafrancescana Acri
Cosenza aprile 2002
- Vincenzo Criscuolo "Gli Scritti del
Beato Angelo d'Acri". Roma Istituto Storico dei Cappuccini (Roma
Frascati luglio 2004)
- Giovanni Spagnolo "Un Fuoco
Inestinguibile",Angelo d'Acri frate Cappuccino (1669-1739) edizione
padre Pio Da Pietrelcina. San Giovanni Rotondo 2007-2008
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