vendredi 7 octobre 2016

bienheureux Joseph Toniolo . 1845 + 1918



grand sociologue et économiste
« Apôtre de l'encyclique
Rerum Novarum »

Giuseppe Toniolo, né à Trévise (Vénétie, Italie) le 07 mars 1845, reçut en famille et dans la paroisse une formation catholique solide et ouverte. À l’école, il fut un étudiant brillant, sérieux, joyeux, entraînant et engagé.

En 1873 il défend sa thèse en économie à l’Université de Padoue dont le titre est d’une actualité bouleversante : « L’élément éthique comme facteur intrinsèque dans les lois économiques ». Il devient professeur d’économie, de sciences politiques et de sociologie à l’Université de Venise, Padoue, Modène et surtout Pise où il garda la chaire de l’enseignement pendant 40 ans. Enseignement qu’il donna avec un sens académique et professionnel très sérieux, uni à un style de vie chrétien et de pensée évangélique presque impossibles dans ces milieux et en ces temps-là.
Très engagé à l’université, il se montra aussi actif dans beaucoup d’autres domaines : il anticipa les intuitions de la Rerum Novarum de Léon XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci, 1878-1903) et réalisa ensuite ses programmes ; il fut le théoricien du nouveau « Parti Populaire », qui marqua l’entrée officielle des catholiques italiens dans la politique ; il promut les « Semaines sociales » qui sont toujours bien florissantes en Italie ; il fonda des revues scientifiques de sociologie et d’économie ; il eut l’idée et prépara le projet de la future « Université Catholique » ; il favorisa fortement à l’intérieur de l’Église l’associationnisme qui deviendra plus tard « l’Action Catholique ». Il déploya toute cette activité dans une cohérence chrétienne incroyablement édifiante et dans un attachement fidèle à l’Église qui lui causa beaucoup de problèmes dans certains milieux. Malgré ses engagements extérieurs, il fut un homme de profonde prière et de vie intérieure solide.
Il se maria en 1877 et eut 7 enfants. Malgré ses continuels déplacements et ses multiples engagements extérieurs il ne renonça jamais à ses devoirs d’époux et de père de famille qu’il accomplit avec une fidélité chrétienne exemplaire. Une de ses filles devint religieuse. Après son mariage il s’installa à Pieve di Soligo, dans le diocèse de Vittorio Veneto, où il meurt le 7 octobre 1918. Ses dépouilles mortelles sont gardées, et maintenant aussi vénérées, dans l’église paroissiale.

Giuseppe Toniolo a été béatifié le 29 avril 2012, à Rome, dans la basilique de Saint-Paul-hors-les-murs ; la cérémonie a été présidée par le card. Salvatore De Giorgi, archevêque de Palerme et assistant général de l’Action Catholique Italienne, qui représentait le pape Benoît XVI. 


Source principale : fr.lpj.org (« Rév. x gpm »).
 
 





 





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Giuseppe Toniolo

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Giuseppe Toniolo


Giuseppe Toniolo (1845-1918) était un économiste et un sociologue italien, l'un des principales acteurs du Mouvement catholique italien. Il est reconnu bienheureux par l'Église catholique.

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Giuseppe Toniolo

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Giuseppe Toniolo (Treviso, 6 marzo 1845Pisa, 7 ottobre 1918) fu un economista e sociologo italiano.

Indice

La vita

Proveniente da una famiglia di buona borghesia veneta, compì gli studi medi in collegio a Venezia. Iscrittosi alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Padova, dove i suoi maestri furono Fedele Lampertico e Angelo Messedaglia, si laureò nel 1866; nel 1868 fu nominato assistente alla cattedra giuridico-politica e nel 1873 conseguì la libera docenza in Economia politica.
Fu dapprima insegnante presso l'Istituto tecnico di Venezia (1874) e dopo una breve supplenza del Messadaglia nell'Università di Padova, fu chiamato come professore straordinario nell'Università di Modena (1878), per approdare definitivamente come ordinario nell'Università di Pisa, dove tenne la cattedra di Economia politica dal 1883 alla morte, nel 1918.
Nel 1878 aveva sposato Maria Schiratti, dalla quale ebbe sette figli.

Il ruolo nel movimento cattolico

La figura di Giuseppe Toniolo rileva nella storia del pensiero e dell'organizzazione del movimento cattolico: collaborò con l'Opera dei Congressi, dopo il suo scioglimento si occupò di riorganizzare l'Azione Cattolica; nel 1890, in stretto collegamento con le gerarchie vaticane, fondò l'Unione cattolica di studi sociali, di cui fu presidente.
Fondò nel 1893 a Pisa la "Rivista internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie", e nel 1894, sulla scia aperta dalla dalla pubblicazione della Rerum Novarum, formulò il primo programma politico cristiano democratico, il “Programma dei cattolici di fronte al socialismo”.
Il Toniolo non fu mai propriamente impegnato nella sfera politica, ma animò iniziative come le Settimane Sociali e la fondazione della FUCI. La sua partecipazione fu contrassegnata da una costante adesione alla linea dottrinale espressa dal papa, diversamente da altre importanti figure della storia del movimento cattolico e della democrazia cristiana di quegli anni, come Romolo Murri.
Il 14 giugno 1971 papa Paolo VI chiuse l'esame della sua vita col decreto di eroicità delle virtù, e oggi la Chiesa cattolica lo venera come beato.

Le opere

Il contributo di Giuseppe Toniolo agli studi economico-sociali è testimoniato dalle numerose opere. Nei primi saggi è visibile l'interesse alle problematiche legate alla divisione del lavoro e alla distribuzione della ricchezza:
  • Economia delle piccole industrie (1874)
  • Varie forme di rimunerazione del lavoro (1875)
  • Lezioni sulla distribuzione della ricchezza (Verona, 1878)
  • Il Salario (1878-9).
Tra il 1881 e il 1893 sono predominanti gli interessi di storia economica:
  • Scolastica ed Umanesimo nelle dottrine economiche al tempo del Rinascimento in Toscana (discorso inaugurale dell'anno accademico 1886-7)
  • Remoti fattori della potenza economica di Firenze nel medioevo, raccolti poi in *Vicende economiche del comune fiorentino dal 1378 al 1530, pubblicate nel 1889.
  • Storia dell'economia sociale in Toscana (1890-1)
  • La storia come disciplina ausiliaria delle scienze sociali (1890)
  • La genesi storica dell'odierna crisi sociale-economica (1893), in cui indica come soluzione alla crisi il ritorno alla giustizia e alla carità nelle relazioni tra le classi, in obbedienza al magistero infallibile della Chiesa.
A partire da qui c'è una ripresa esplicita delle tematiche legate alla realtà contemporanea e al programma sociale cristiano, alternando studi di carattere applicato con interventi dottrinali, storici e critici, fino alle grandi sintesi di tipo sociologico:
  • Programma sintetico di scienza sociale economica (1893)
  • L'economia capitalistica moderna nella sua funzione e nei suoi effetti (1894)
  • Il concetto cristiano della democrazia (1897)
  • Le unioni rurali professionali (1894)
  • Per la storia del movimento cooperativo (1895)*
  • La protezione internazionale dei lavoratori (1900)
  • Provvedimenti sociali popolari (1902); alle analisi storico-critiche sulla dottrina e sul movimento socialista che andava rapidamente giganteggiando:
  • Le dottrine socialistiche nell'antichità classica e nel medioevo (1899)
  • Il socialismo nella cultura moderna (1900)
  • Il socialismo nella storia della civiltà (1902)
  • Il supremo problema della sociologia (1903)
  • L'odierno problema sociologico (1905)
  • Le premesse filosofiche e la sociologia contemporanea (1909).
  • Trattato di economia sociale (di cui furono pubblicati tra il 1908 e il 1921 i primi tre volumi (Introduzione generale; Produzione; Circolazione). Quest'opera è considerata la sua più importante e quella che meglio riassume scientificamente la vastità della sua attività di studioso.

Riferimenti bibliografici

  • Achille ARDIGO', Toniolo: il primato della riforma sociale, Bologna, Cappelli, 1978.
  • Gianfranco LEGITIMO, Sociologi cattolici italiani: De Maistre, Taparelli, Toniolo. Roma, Volpe, 1963.
  • F. MARCONCINI, Profilo di Giuseppe Toniolo economista. Milano, 1930.
  • Cinzio VIOLANTE, Il significato dell'opera storiografica di G. Toniolo nell'età di Leone XIII, in Aspetti della cultura cattolica nell'età di Leone XIII, a cura di G. Rossini, Roma, 1961, pp. 707-769.

Collegamenti esterni

Foto e biografia dall'Archivio fotografico dell'Università di Pisa

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