tertiaire dominicaine
Benvenuta, née à Cividale del
Friuli, Frioul-Vénétie julienne (I), le 04 mai 1255, passa sa vie dans des
austérités hors du commun.
Elle entra dans le tiers ordre de saint Dominique et se sanctifia
ainsi sans entrer dans un couvent. Ses contemporains l'ont dotée de toutes
les vertus, mais « on se demande
quand elle eut le temps de les mettre en œuvre tellement son biographe nous
la montre occupée à faire sans cesse des miracles. » (Englebert).
Elle voulait imiter les souffrances du Christ. Un cilice ne lui
suffisant pas, elle serra autour de sa taille une corde qui, peu à peu, lui
entra dans la chair. Elle en tomba malade, couverte d'ulcères douloureux
jusqu’à son départ, à l’âge de 38 ans, pour les demeures éternelles, le 30
octobre 1292.
Le
pape Clément XIII (Carlo Rezzonico, 1758-1769) la béatifia le 06 février
1765, ratifiant ainsi le culte que le peuple lui rendait.
Père Jacques Fournier
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Beata Benvenuta Boiani
Vergine
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Cividale,
Friuli, maggio 1255 - Cividale, 1292
Benvenuta Boiani visse a Cividale, dove era
nata nel 1255, ed entrò ancor giovane nel terz’ordine secolare
domenicano. Nel suo itinerario di esperienza ascetica, di contemplazione
e di solitudine superò tentazioni e prove di ogni genere. Guarita da una
grave malattia, visitò la tomba di S. Domenico a Bologna. Restò in
famiglia, vivendo appartata e umile fino alla morte, avvenuta il 30
ottobre 1292. Fu sepolta nella chiesa di S. Domenico a Cividale. Il
culto, di origine popolare, fu riconosciuto nel 1765 da Clemente XIII che
la proclamò beata e permise all’ordine domenicano di celebrarne la festa,
che in seguito si diffuse in diocesi.
Martirologio Romano: A Cividale del Friuli, beata Benvenuta Boiani,
vergine, suora della Penitenza di San Domenico, che si consacrò
totalmente alla preghiera e a una vita di mortificazione.
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Il babbo di Benvenuta, che dopo sei figlie aspettava con impazienza un
maschio, seppe far buon viso alla settima arrivata, e da quell’ottimo
cristiano che era esclamò: “Sia anch’essa la benvenuta!” decidendo che si
chiamasse, per questo suo atto di fede, Benvenuta. In seguito questo buon
padre dovette rallegrarsi sempre più della sua cara figlia, che davvero
fu una benedizione, tanto da apparire subito di appartenere più al cielo
che alla terra. Nessuna cosa passeggera l’attraeva, e le sorelle non
riuscirono mai a piegarla alle vanità mondane. Guidata solo dal suo
fervore, e dalla inesperienza della sua giovinezza, si dette a penitenze
inaudite. Le apparve allora il Santo Padre Domenico, rimproverandola
severamente di si indiscreti rigori e ingiungendole ripetutamente di
mettersi per la via regale della santa ubbidienza. Le indicò lui stesso
il santo Domenicano a cui doveva rivolgersi, il quale la diresse per
tutta la vita. Ricevuto l’Abito del Terz’Ordine imitò nelle veglie e nei
digiuni i religiosi dell’Ordine. Ammalatasi gravemente, forse in seguito
a tante penitenze, dopo cinque anni di spasimi fu miracolosamente guarita
dal glorioso Patriarca Domenico. I pochi anni che le restarono furono
tutti spesi nella contemplazione e nel sacrificio completo di sé. Fu
tormentata in tutti i modi dal diavolo, ma godette anche di celesti
favori. Molte furono le apparizioni della Madonna, belle e sempre ricche
di simboli. Ai confratelli e alle sorelle del Terz’Ordine, e soprattutto
al popolo, la sua breve vita fu luce ed esempio mirabili. Morì a
trentotto anni, nel 1292, nel suo paese natale di Cividale. Sepolta nella
chiesa locale dei Domenicani, il suo corpo non è stato poi più trovato.
Papa Clemente XIII il 6 febbraio 1765 ha confermato il culto e il titolo
di Beata.
Autore: Franco Mariani
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Aggiunto il 2002-04-10
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